martedì 1 settembre 2009

Darwinismo sociale

Darwinismo sociale
Arrivano le ferie e finalmente posso dedicarmi alle letture
Quest'anno ho scoperto che si stanno effettuando i festeggiamenti e le celebrazioni del duecentenario della nascita di Charles Darwin. Una gradevole riscoperta per me.
La teoria dell'evoluzione, purtroppo ancora contrapposta tutt'oggi dalla teoria della creazione, mi aveva risolto molte domande già all'età di 14 anni durante la quale ne studiai le ipotesi e le soluzioni.
Non ho fatto un percorso di studio nella mia vita, ho preferito imparare vecchi mestieri, ma tuttavia ho mantenuto vive le nozioni di base su biologia e biochimica che ho appreso al biennio ed ho sempre cercato di trovare le applicazioni delle teorie studiate nella vita quotidiana e nei percorsi che mi sono accinto a svolgere, così, fantasticando, paragonavo l'evoluzione della vita anche all'evoluzione del mio mestiere trovandoci spesso analogie riguardo allo sviluppo dei prodotti finali nella loro storia dell'esistenza.
In questo giochetto che mi ha accompagnato lungo lo svolgimento della mia vita nei momenti di riflessione, però, l'applicazione della teoria evolutiva darwiniana che mi ha solleticato di più la fantasia, è legata all'evoluzione della società umana. Leggendo la storia dell'uomo, dalle testimonianze dei reperti archeologici preistorici fino alle vicende odierne, è elementare dedurne un percorso evolutivo degli aspetti sociali di questa specie "animale" che si è distinta dal regno animale per la propria capacità evoluta di coscienza. Questo mi porta a delle conclusioni sul futuro della evoluzione sociale dell'uomo che poi ipotizzerò (almeno personalmente) concretizzando l'aspetto umano dallo stadio di coscienza allo stadio di conoscenza.
Il darwinismo sociale è un pensiero che Darwin ha prodotto con le sue teorie. Come sempre accade però, chi ne coglie gli aspetti più proficui ed immediati sono gli uomini più deboli della società, gli uomini più "forti". L'esempio più eclatante di queste mie affermazioni è da ritrovarsi nella affermazione del nazismo, che nasce dal disegno razzista della razza dominante sull'intero pianeta cercando di dimostrare che la lotta per la sopravvivenza è la vittoria della specie più forte su quella più debole. Tutti sappiamo come è andata a finire: la sconfitta totale del nazismo (la razza più "forte"). Questo conferma la teoria dell'evoluzione della specie darwinista, infatti, la razza tedesca non è più forte di nessun'altra razza come nessun'altra razza è più forte di quella tedesca, se parliamo di nazioni o comunità, oggi è facile ammettere che le differenze stanno soltanto nel grado evolutivo in ambito culturale e quindi tecnologico sennonché economico di queste.
Il darwinismo sociale è tutt'altra cosa, esso va oltre alla evoluzione individuale e singolare degli aspetti fisici di una specie dominante che chiaramente tra migliaia di anni si omogeneizzerà in una unica forma di colore e caratteristiche fisionomiche alquanto simili, ma è la lotta fra gli stili di vita le abitudini morali, etiche, e quindi tutti gli aspetti sociali delle relazioni tra individui dell'intero pianeta che ancora oggi si fronteggiano e si contrappongono, che si delineerà lo sviluppo dell'evoluzione sociale. Il tutto: "la globalizzazione"
Continua….

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