sabato 2 maggio 2009

Allevamenti industriallizzati


Ampliando il ragionamento sulla industrializzazione delle attività di allevamenti suini, bovini, ecc… si scoprono molti dei fattori che mettono a rischio la salute dell’essere umano. Gli allevamenti industrializzati hanno delle specifiche caratteristiche che sono comuni a tutti i settori industrializzati, soprattutto i settori che trattano materie di natura chimica di laboratorio. E’ facile intuire che un prodotto derivante dalla natura sia più ecologico e che quindi sia più assimilabile dall’ecosistema con processi naturali e più veloci che un prodotto di laboratorio creato in condizioni forzate ed innaturali. Ma quali sono i problemi legati ad un prodotto industrializzato? Nel caso di allevamenti di maiali, i problemi nascono da una alta concentrazione di una stessa specie animale in una limitata zona di terreno. Gli allevamenti sono costruiti in modo perché possano ospitare un più alto numero di maiali nel minor spazio possibile, questo provoca una scarsa attività motoria, una repressione degli istinti naturali che vanno ad influire sul sistema immunitario dell’organismo dell’animale, una diffusione di agenti virulenti ad altissima velocità ed una concentrazione di escrementi che sono poi concentrazione di rifiuti chimici della stessa composizione, della quale gli animali vengono cibati e curati. L’effetto è quello di snaturalizzare un prodotto alimentare creando un disturbo nella catena biologica del pianeta.
Aspetteremo le conseguenze di questo o reagiremo in qualche modo?

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